Progetto di Accoglienza profughi ucraini
“Aprire la porta della casa, del cuore e permettere a chi bussa di entrare senza sentirsi in soggezione, ma a suo agio e in modo libero.
Dove c’è un vero senso di fraternità, lì, si vive anche l’esperienza sincera dell’accoglienza.
Dove invece c’è la paura dell’altro, il disprezzo della sua vita, allora nasce il rifiuto o peggio, l’indifferenza.”
Papa Francesco

Il Nuovo Amico
Nel 2022 in seguito all’emergenza della Guerra in Ucraina la nostra Arcidiocesi ha deciso di promuovere un progetto di accoglienza mettendo a disposizione dei posti letto. Una delle prime richieste di accoglienza ricevute è stata da parte dell’Università di Urbino, che rilevava richieste di accoglienza da parte di studenti residenti in Ucraina, i quali volevano lasciare il paese per via della guerra, ma che non volevano perdere l’opportunità di continuare i propri studi. Così attraverso la Caritas, che si è occupata della gestione dell’accoglienza, sono stati messi a disposizione cinque posti letto per studentesse che sarebbero arrivate in Italia dopo la seconda metà del mese di marzo. Dopo aver accolto queste ragazze, sono giunte altre richieste di accoglienza dal territorio, per lo più di persone che arrivavano dall’Ucraina perché in contatto con familiari o amici già presenti sul territorio urbinate, che tuttavia non avevano possibilità di ospitarle. Così nei mesi successivi sono state accolte altre otto persone.
Progetto
“Vieni Fuori”
“L’inclusione si manifesta nello spalancare le braccia
per accogliere senza escludere;
senza classificare in base alle condizioni sociali,
alla lingua, alla razza, alla cultura, alla religione.
Davanti a noi c’è solo una persona da amare come la ama Dio”
Papa Francesco

Nel 2016 il Vescovo affida alla Caritas un appartamento sito nel centro storico di Urbino.
L’Equipe lo ha destinato ad un progetto di vita comunitaria, mettendo a disposizione di studentesse dei posti letto a canone calmierato, e un posto letto riservato all’accoglienza temporanea di giovani donne in difficoltà. Le studentesse che vi abitano oltre che offrire la propria disponibilità all’accoglienza, offrono anche un po’ del loro tempo come volontarie in Caritas.
A Casa Santa Chiara si può, imparare a crescere, a stare nelle difficoltà, a rialzarsi dopo una caduta, a tendere una mano alla sorella in difficoltà, a donarsi e ad accogliere. Si possono apprendere la gratuità e l’amore disinteressato, la condivisione e la reciprocità.
Qui, si può imparare a vivere e a riscoprire la bellezza della diversità.
Dal mese di novembre del 2018 anche la nostra Caritas Diocesana aderisce al progetto editoriale del settimanale interdiocesano “Il Nuovo Amico”.
In questo editoriale è stato infatti offerto uno spazio dedicato alla Caritas, al quale hanno aderito nel tempo sia la Caritas di Pesaro che la Caritas di Fano. Il progetto prevede che ogni Caritas Diocesana abbia a disposizione una pagina a settimana, alternandosi nella pubblicazione, oltre ad avere un’uscita condivisa mensile, in cui tutte e tre le Caritas Diocesane propongono un articolo, che a seconda del periodo può convergere su temi comuni oppure su attività specifiche del proprio territorio.
“In-Rete” è il nome che la nostra Caritas ha voluto dare alla sua pagina.
La parola “rete” fa subito venire alla mente un intreccio di fili, di trame più o meno fitte che creano connessioni, legami … Un parola che in questi anni abbiamo utilizzato molto e che abbiamo posto fra i nostri principali obiettivi.
In questo editoriale vuole inoltre fare riferimento alla collaborazione fra le tre realtà Diocesane che insieme si uniscono in un progetto comune, che è appunto quello di testimoniare la carità.
Rete perché i volontari e i collaboratori Caritas sono uniti fra loro dallo stesso spirito di servizio, dal desiderio di vedere tradotto il Verbo di Dio in opere di amore e misericordia verso i nostri fratelli più bisognosi.
Una rete che esce anche al di fuori del mondo Caritas e parrocchiale ed incontra gli enti pubblici e i soggetti privati presenti nelle nostre comunità territoriali, per creare collaborazioni ed ottimizzare le risorse.
Ma la scelta di questa parola vuole anche essere un invito ad uscire sempre di più dal nostro individualismo e a costruire quei “ponti di pace” che Papa Francesco ci chiama a creare.
(in questa sezione ci deve essere la possibilità di visionare le pagine del nuovo amico e scaricabili in pdf).